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martedì 8 aprile 2014

Il plumcake ai pistacchi di Ernst Knam

Knam è "il re del cioccolato" e anche l'imperatore del gelato.
Di certo se dovessi decidere di seguire un corso di pasticceria, uno solo, sceglierei lui come maestro.
Perché mi piace il suo modo di lavorare, l'amore che mette nella pasticceria, e il suo essere così preciso al millimetro, al grammo.
In effetti questo plumcake è perfetto. Dosato da grande maestro, con una precisione farmacistica. Adoro.
Adoro anche il fatto che è morbido e burroso senza contenere dosi spropositate di burro e zucchero.
Non arrivo a dire che si tratti di un dolce "dietetico", questo no, però è meno pesante di tanti altri che, a conti fatti, risultano meno morbidi e soffici di questo.
Insomma: grande Knam e bando alle ciance: ecco a voi la ricetta

Ingredienti

75 g di burro
125 g di zucchero semolato
65 g yogurt intero
175 g farina 00
2 uova
25 ml latte
6 g lievito in polvere
65 g pistacchi
6 ml rum

Preparazione

In una ciotola montate bene il burro con lo zucchero e 13 grammi di yogurt. Cercate di incorporare più aria possibile: il composto dovrà risultare spumoso. Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati, unite un po’ per volta 150 grammi di farina, le uova, il latte e lo yogurt rimanente e lavorate con cura il tutto con un cucchiaio di legno.
A parte, mescolate in una ciotola la farina rimanente, il lievito in polvere, i pistacchi interi e il rum; quindi aggiungeteli all’impasto e mescolate bene con il cucchiaio di legno.
Versate il composto in uno stampo da plum cake, imburrato e infarinato. Cuocete nel forno preriscaldato a 170°C per circa 30-35 minuti.
Lasciate raffreddare, sformate il plum cake e servite.
Ed ecco a voi le foto del plumcake finito. Finito nel senso che è quasi finito......


domenica 5 gennaio 2014

Pollo al Curry (di nuovo)

Oltre alla già pubblicata ricetta del pollo al curry della tradizione indiana (trovate la ricetta cliccando QUI ) pubblico ora la ricetta del pollo al curry della tradizione di casa nostra, che tanto piace, in genere ai nostri amici.

INGREDIENTI x 4
pollo o tacchino tagliato a tocchetti 1kg
curry di Madras in polvere * 2 cucchiaini per iniziare, poi aggiungere a gusto proprio
cannella in polvere 1 cucchiaino
latte di cocco 1/2 lt
cipolla o cipollotti
semi di papavero q.b.
curcuma q.b.


*(in genere il curry dei supermercati non sa di molto, quindi - se avete l'occasione - acquistatelo in un negozio di alimenti etnici. Se non ne avete l'occasione usate pure quello del supermercato, ma in dose massiccia)


PROCEDIMENTO
Il segreto della preparazione sta nella marinatura. Il pollo deve essere messo, almeno 6 ore prima (ma anche tutta la notte) a mollo nel latte di cocco in una pirofila coperta e lasciato riposare in frigorifero.
Trascorso il tempo della marinatura, la preparazione è presto fatta: soffriggete la cipolla o i cipollotti con il curry e la cannella.
Mettere subito le spezie aiuta a rendere il tutto più saporito.
Soffritta la cipolla, mettete a rosolare il pollo, tenendo da parte il latte di cocco della marinatura, che aggiungerete una volta rosolato.
Aggiunto il latte, regolate di sale e lasciate cuocere a fiamma dolce per il tempo necessario (un'oretta circa). A metà cottura, controllate il sapore ed eventualmente aggiungete del curry.
Tenete anche d'occhio lo stato del sugo: non deve essere un brodo, ma non deve essere nemmeno asciutto. Diciamo che dovreste essere in grado di intingervi del pane.

Servitelo accompagnato da riso venere bollito.

..e fatemi sapere se vi piace !


2014

Buon anno amici!
Come state? Finito bene l'anno? Ma, soprattutto, iniziato bene questo 2014?
Avete fatto la vostra lista di buoni propositi?
E in cucina come va?
Noi (io) in questo anno appena concluso ho dato un'impostazione un po' particolare al mio modo di mangiare e di cucinare.
cucina indianaTutto è iniziato con una lezione sull'uso delle spezie a cura della chef Micaela Martina, poi da brava allieva diligente/secchiona, ho approfondito l'argomento deviando sulla cucina etnica, in particolare su quella indiana e mediorientale, molto speziate e "sane".




Di sano in sano, mi sono imbattuta in Marco Bianchi, e ho iniziato a frequentare di più legumi e cereali e meno la carne.
Insomma sono diventata vegetariana (quasi).
Ma non, premetto, una vegetariana di quelle di stampo integralistico: insomma non ho nessuna crociata salutistico-ambientalistico da fare. Cucino il pollo al curry o le polpette al sugo per la mia famiglia e per i miei ospiti, anche se poi io non le mangio.
Il che non è molto diverso da quando cucino torte, quindi non lo trovo (almeno non per quanto mi riguarda) strano.




Poi ho iniziato ad appassionarmi ai germogli: la germogliatrice è diventata una mia simpatica compagna di gioco.
germogli
Tutti i giorni, mattina e sera, infatti, mi occupo della crescita dei miei germogli che mi danno molte soddisfazioni. Germogli di erba medica (alfa alfa), di broccolo, di ravanello, di trifoglio, di kamut, di ceci, di cipolla...
Insomma sono diventata una vera e propria contadina da soggiorno (i germogli si coltivano al chiuso perchè non necessitano di attivare il processo di fotosintesi).
Germogli e germogliatore sono in vendita in qualunque Naturasì o altro negozio di alimenti biologici o, ancora più comodamente, su internet (io mi servo da macrolibrarsi che è veloce, sicuro, si può pagare in contrassegno o con carta di credito e ha un catalogo veramente ben fornito.




E ancora, in perfetta linea con la mia tendenza a produrre in casa tutto il possibile (vedere pasta madre, oltre ai suddetti germogli) mi sono munita di yogurtiera (questa volta l'ho comprata su Amazon) e con questa faccio, con pochissima fatica e moltissima soddisfazione, lo yogurt per la colazione e la merenda (il Teo lo mangia solo bianco e, al momento, non mi sono ancora cimentata nella preparazione di versioni fruttate, ma è solo questione di tempo).




Per l'anno appena iniziato, invece, continuando la mia esplorazione verso un'alimentazione biologica e sana, ho chiesto alla Befana l'essicatore (la mia Befana l'ha ordinata on line, non so dire da che sito. Io so che su macrolibrarsi c'è).
Per il momento non so ancora bene come me ne servirò, a parte per essiccare fettine di mela, kiwi, banana, arancia, ma sono sicura che mi darà anch'esso grandi soddisfazioni!

Restate in attesa, quindi: a breve ricette e ricette con frutta e verdura essiccate! 
Buon Anno da Moni, Teo e famiglia!


venerdì 13 settembre 2013

Cucina dietetica e pausa pranzo parte I (germogli di soia saltati)

Bentornati!
Ok, sono io che sono stata in vacanza "forzata" quasi tre mesi, forse voi non siete stati via tutto questo tempo!
Chi mi segue su Facebook (gli altri dovrebbero farlo....) sa che l'estate ha portato una novità "salutistico-dietetica" nella nostra cucina.
Infatti sia io che Teo abbiamo deciso che era giunto il momento di metterci un pochino a dieta.
Tardi per la prova costume, lo ammettiamo, ma noi ci portiamo avanti e già pensiamo a quella dell'anno prossimo.
L'idea di fondo è quella di migliorare la qualità della vita partendo dal cibo. Il classico "noi siamo quel che mangiamo", insomma.
E' vero: io mi sento più una torta che non un germoglio di soia, ma ciò non toglie che anche il germoglio di soia ha le sue virtù.
Vi invito, se mai vi interessasse, a fare una ricerchina veloce on line: scoprirete innumerevoli virtù del germoglio in oggetto, che vi spingeranno a provarlo o a riprovarlo se, come me, l'avete provato tempo fa (e non vi è piaciuto granchè).
Se, invece, vi fidate di me, limitatevi a cucinarlo e a mangiarlo. Fa bene, ve l'assicuro!

Da crudo, però, è un pochino indigesto oltre che (parere assolutamente personale) poco appetitoso.
Sa di cartone bagnato, il che non coincide propriamente con il mio concetto di gustoso.
Così mi sono messa a studiare e a sperimentare, e vi propongo una ricetta di mia elaborazione che lo rende buono. Non sopportabile, proprio buono!
Vi fidate di me? Spero di non deludervi...

Ve lo propongo in versione "pausa pranzo in ufficio", ma ovviamente potete anche prepararlo per cena: il mio è un suggerimento aggiuntivo nel caso vi foste stancati di mangiare prosciutto in busta o panini al bar o piatti precotti (da altri), e voleste iniziare la nuova era del "sano e dietetico e fatto in casa".


GERMOGLI DI SOIA SALTATI CON ZUCCHINE AL CURRY accompagnati da SALSA DI YOGURT AL CURRY

INGREDIENTI:
germogli di soia
salsa di soia
zenzero fresco
curry in polvere
zucchine
aglio
olio
sale
yogurt bianco (preferibilmente greco, TASSATIVAMENTE non zuccherato)

PREPARAZIONE
In una padella, mettete a scaldare un filo d'olio e uno spicchio d'aglio, quindi rosolate le zucchine tagliate a rondelle o a cubetti.
Se si tratta di zucchine giovani o zucchine trombetta, è meglio. Viceversa, ricordatevi di tagliarle in quattro per il lungo e togliete i semi centrali, che sono amari.
Le zucchine cuoceranno in un'oretta circa. Eventualmente aggiungete un goccio d'acqua, se non ne fanno troppa di loro.
Le trombetta la necessitano, le altre, in genere, no.
Regolate di sale.

In un'altra padella mettete un filo d'olio (e per filo intendo veramente poco), un cucchiaio da te di curry di madras hot o mild, a seconda di quanto vi piace piccante e della salsa di soia (un cucchiaio o due, a seconda dei gusti). Accendete il fuoco.
Quasi subito aggiungete i germogli di soia, che cuoceranno in pochi minuti, giusto il tempo di grattuggiare dello zenzero e unirlo ai germogli saltati.
Il sale, secondo me, in questa preparazione si può omettere.

A questo punto avete due contorni "separati".
Poichè, secondo i miei piani, state cuocendo la sera per la pausa pranzo successiva, potreste, furbamente, fare zucchine abbondanti, metterne da parte il quantitativo che vi servirà il giorno dopo, e rifilare il resto come contorno alla cena della famiglia, oppure usarle per una bella frittata, sempre per la cena della famiglia.

La mattina successiva, quando preparerete il vostro "lunch-box", mettete insieme i germogli e le zucchine nello stesso contenitore.
In un altro contenitore più piccolo, invece, mettete mezzo vasetto di yogurt bianco in cui avrete aggiunto un cucchiaino o due di curry in polvere e mischiato bene. Se proprio volete esagerare, potete aggiungere alla salsina così preparata, dei semi di papavero o sesamo.

All'ora di pranzo potrete scaldare le verdure nel microonde dell'ufficio e aggiungere la salsa di yogurt dopo (ovviamente non scaldata).
Io ho mangiato il tutto a temperatura ambiente, ma ovviamente è anche una questione di temperatura esterna, e a Milano fa ancora piuttosto caldo.

Ecco fatto. Sano, buono e dietetico.